Nell’ambito delle Normative Privacy Dati, l’approvazione da parte della Commissione europea il 10 luglio 2023 segna una svolta importante per la protezione dei dati personali. L’accordo UE-USA, riconosciuto come garanzia per la sicurezza dei dati negli Stati Uniti, porta con sé notevoli cambiamenti.
Il Data Privacy Framework UE-USA: un po’ di contesto
Per comprendere appieno l’importanza di questo accordo, è utile tracciare una breve cronologia degli eventi salienti:
- Luglio 2000: la Commissione europea adotta la decisione che conferma l’adeguatezza della protezione fornita dai principi dell’accordo “Safe Harbor”.
- Ottobre 2015: l’accordo “Safe Harbour” viene invalidato a seguito della prima decisione Schrems.
- Luglio 2016: la Commissione europea adotta la decisione sull’adeguatezza della protezione fornita dal Privacy Shield UE-USA.
- Luglio 2020: la Corte di giustizia dell’Unione Europea (CGUE) dichiara il Privacy Shield UE-USA incompatibile con il GDPR e, pertanto, non più valido.
- Marzo 2022: la presidente von der Leyen e il presidente Biden raggiungono un accordo di principio su un nuovo Data Privacy Framework transatlantico.
- Ottobre 2022: il presidente Joe Biden firma l’ordine esecutivo 14086 su “Enhancing Safeguards for United States Signals Intelligence Activities.”
- Dicembre 2022: la Commissione europea adotta la proposta di decisione di adeguatezza relativa al Data Privacy Framework.
- Febbraio 2023: il Comitato europeo per la protezione dei dati adotta il suo parere sulla decisione di adeguatezza.
- Maggio 2023: risoluzione non vincolante del Parlamento europeo.
- Luglio 2023: quasi tutti i rappresentanti degli Stati membri dell’UE approvano la proposta di decisione di adeguatezza.
- Luglio 2023: La Commissione europea adotta ufficialmente la decisione di adeguatezza sul Data Privacy Framework UE-USA.
Questo percorso dimostra come le Normative Privacy Dati siano state al centro di una lunga e complessa trattativa tra UE e USA. Ogni passaggio ha contribuito a definire le regole attuali, che rappresentano un equilibrio tra la necessità di proteggere i dati personali dei cittadini e quella di garantire la sicurezza nazionale.
Un equilibrio tra privacy e sicurezza
Le nuove normative mirano a limitare l’accesso ai dati da parte delle agenzie di intelligence statunitensi, equilibrando la protezione dei dati con la sicurezza nazionale. Solo ciò che è “necessario e proporzionato” può essere ora oggetto di accesso.
Un sistema di ricorso rafforzato
È stato introdotto un meccanismo di ricorso a due livelli. Da una parte, il Civil Liberties Protection Officer (CLPO) indagherà sui reclami presentati dai cittadini dell’UE. Dall’altra, il Data Protection Review Court (DPRC) esaminerà i ricorsi contro le decisioni del CLPO.
Diritti estesi per i cittadini dell’UE
L’accordo consente ai cittadini dell’UE di avere accesso ai propri dati personali trasferiti da aziende statunitensi autocertificate. Possono richiedere rettifiche, cancellare i dati errati o trattati illegalmente e avviare ricorsi indipendenti e gratuiti.
Ampio campo di applicazione
Le nuove normative estendono la loro tutela anche a clausole contrattuali standard e norme aziendali vincolanti. Ciò assicura una protezione adeguata dei dati personali, indipendentemente dal meccanismo di trasferimento utilizzato.
Revisioni periodiche per la conformità
Per garantire un monitoraggio costante dell’efficacia delle misure, l’accordo prevede revisioni periodiche. La prima avverrà entro un anno dall’entrata in vigore dell’accordo.
Implicazioni per le aziende
Le aziende non devono intraprendere azioni immediate. Si attende che le aziende statunitensi completino il processo di autocertificazione prima di procedere con il trasferimento dei dati personali. Tuttavia, l’approvazione dell’accordo rappresenta un passo importante per la tutela dei dati personali oltreoceano.
Conclusioni
Questo accordo segna una tappa fondamentale nella protezione dei dati personali. Stabilisce nuovi standard di sicurezza e responsabilità per i trasferimenti transatlantici di dati personali. Mentre le aziende statunitensi si stanno preparando per l’autocertificazione, si può considerare questo come l’inizio di una nuova era per la protezione dei dati, verso una maggiore sicurezza e fiducia nel trasferimento di dati personali.